sabato 29 dicembre 2012

Aperitivo ananas e spumante...e Felice anno nuovo!

Un cocktail facile facile e senza pretese, tranne quella di accogliere gli ospiti iniziando la serata con un po' di bollicine, magari accompagnate da qualche "finger food" stuzzicante.
E' una "non ricetta" per brindare insieme al nuovo anno e augurarvi un felice e sereno 2013!



Eccovi la "non ricetta":
Unite in parti uguali spumante dolce e succo d'ananas. Se vi piace un po' più dolce e meno alcolico potete spostare leggermente la proporzione a favore del succo d'ananas.
Guarnite il bicchiere con una cannuccia o un pezzettino di ananas infilato in uno stuzzicadenti.
Servite ben freddo.

(A piacere potete sostituire il succo d'ananas anche con altri succhi di frutta.)

A tutti voi...
Buon Anno!!!!


lunedì 24 dicembre 2012

Il nostro augurio...

...per chiunque capiterà sul nostro blog




è di un Natale sereno, caldo e gioioso!

A tutti di cuore...

Buon Natale

sabato 22 dicembre 2012

Segnaposto fai da te al profumo di cannella

Una piccola idea per fare bella la tavola di Natale creando semplici segnaposto al profumo di cannella, fatti a mano per i vostri ospiti.


Basta incollare tre bastoncini di cannella e decorarli avvolgendoli con un nastro o un cordoncino del colore della tavola...rosso, oro, bianco...a vostro gusto!
Completate con un fiocchetto o una coccardina, preparate i cartoncini con i nomi degli ospiti e...voilà! Avrete un profumatissimo segnaposto natalizio!




Un libro per Natale...
Approfitto per consigliarvi un libro, lo ha scritto un mio amico e credo valga la pena leggerlo.
Con i libri si ha sempre un rapporto molto personale, intimo. Quando decidiamo di leggere un libro è perché tra noi e lui è "scattata una scintilla", qualcosa, in quel momento della nostra vita, ci ha incuriosito, attratto, ispirato...
Forse vi capiterà anche con questo... beh, io ve lo presento:






Le vite sghembe di Francesco Zanarini, editore Ensemble
https://it-it.facebook.com/francesco.zanarini.585

domenica 16 dicembre 2012

Pepparkakor decorati!

I pepparkakor (di cui trovate la ricetta qui), buonissimi già così secondo me, possono essere decorati con la glassa e usati come decorazioni dell'albero di Natale e delle finestre. E' facile e divertente!
Le indicazioni per fare la glassa le trovate qui. Spazio alla fantasia e buon divertimento!






e per la tavola di Natale...i segnaposto di biscotto :)


La ghiaccia reale (o glassa)

La ghiaccia reale (glassa) è usata in pasticceria per piccole decorazioni di biscotti e torte, per "scrivere" o anche per "incollare" diverse parti (ad es. due biscotti).
Viene preparata con albume e zucchero a velo. Può essere utilizzata bianca al naturale oppure unita a coloranti alimentari.



Ingredienti:

1 albume
150 g (almeno) di zucchero a velo
qualche goccia di limone

coloranti alimentari

Procedimento:

Montare l'albume insieme a qualche goccia di limone. Unire poco alla volta lo zucchero a velo ben setacciato, e continuare a lavorare la glassa con le fruste in modo che risulti omogenea e liscia.
Aggiungere zucchero a velo fino ad ottenere un composto sostenuto e denso ma scorrevole.

I colori:
Se volete una glassa colorata dividete il composto base in più coppette e a ciascuna aggiungete i coloranti alimentari fino ad ottenere la tonalità voluta.
I coloranti alimentari vengono in genere venduti in colori primari (rosso, blu, giallo). Da questi poi è possibile ottenere gli altri colori.
I colori secondari (arancione, verde e viola) si ottengono mescolando due colori primari in parti uguali:

giallo + blu = verde
rosso + blu = viola
giallo + rosso = arancione

Mescolando due colori primari in diverse proporzioni si hanno, ad esempio, le seguenti combinazioni:

rosso + rosso + giallo = arancione che tende al rosso
rosso + giallo + giallo = arancione che tende al giallo

Altri colori possono essere ottenuti mescolando un colore primario con uno secondario, ad esempio:

blu + viola = indaco
blu + verde = turchese

...non c'è che da provare e da sbizzarrirsi!! Questa sarà la vostra tavolozza :)



Le vostre "matite":

Potete usare una sac à poche con una bocchetta liscia molto piccola, una sac à poche usa e getta oppure potete creare da voi le vostre "matite" semplicemente facendo dei conetti con la carta forno.
Prendete un quadratino di carta forno e arrotolatelo a forma di cono badando che la punta sia piuttosto chiusa, il foro dovrà essere fino e stretto (se vi servirà potrete sempre tagliare un pochino la punta con le forbici in un secondo momento), applicate un pezzettino di nastro adesivo intorno al cono per farlo rimanere chiuso. Fate un cono per ogni colore che volete utilizzare.

Mettete la glassa nel conetto (o nella sac à poche)  e... cominciate a decorare!


venerdì 14 dicembre 2012

Pepparkakor: biscotti svedesi speziati

Le ricette di Natale

Ci avviciniamo ormai al Natale, che aspettiamo sempre con animo un po' fanciullesco. Abbiamo fatto il nostro albero e addobbato casa con piccole decorazioni, sfornato un po' di biscotti mentre per le strade già da tanto le luci, i colori, le vetrine dei negozi (i panettoni nei supermercati!!) fanno sentire l'atmosfera natalizia. E' arrivato anche il freddo!!! Altrimenti...che Natale è??? :)
In tutto questo non potevano di certo mancare i pepparkakor, con il loro profumo speziato che si diffonde in tutta la casa.


Sono biscotti svedesi (li avrete sicuramente visti nelle loro scatole di latta all'Ikea) o comunque della tradizione dei paesi nordici. Tipici Natalizi, dal profumo speziato (zenzero, cannella e chiodi di garofano), sottili e croccanti. Decorati con la glassa vengono anche usati come decorazioni dell'albero o delle finestre.

La ricetta è presa da qui. Facile facile, divertente e ottima. L'impasto sembra plastilina per quanto si lavora bene!
Attenzione: cominciate ad assemblare gli ingredienti per l'impasto la sera, ci vorrà pochissimo. Non importa se sarà "molliccio", fatelo riposare in frigo la notte e il giorno dopo sarà perfetto per essere lavorato.
Sbizzarritevi con le forme che più preferite! I biscotti saranno bellissimi e buonissimi!
Potete confezionarli in scatole o sacchettini da regalare a parenti e amici oppure...tenerli tutti per voi! :)



Facile

Ingredienti: (per più di 100 biscotti...sottili!)

270 g di farina
90 g di burro
70 g di miele (tipo millefiori)
60 g di zucchero di canna
25 g di zucchero semolato
1 cucchiaio raso di cannella in polvere
1 cucchiaio raso di zenzero in polvere
una punta di cucchiaino di chiodi di garofano in polvere (o tritati)
1 cucchiaino di lievito per dolci
90 g di acqua


Procedimento:

In un pentolino scaldate l’acqua insieme al miele, gli zuccheri e le spezie e, mescolando di continuo, portate a ebollizione. Spegnete, aggiungete il burro a pezzetti e mescolate finché non sia del tutto fuso.
In una ciotola capiente versate la farina e il lievito, mescolate e aggiungete a filo il composto al miele ancora caldo. Mescolate bene (con un cucchiaio di legno o anche con le mani) finché l’impasto sarà omogeneo.
Non preoccupatevi se sembra molto morbido, mano a mano che si raffredderà diventerà consistente e facilmente lavorabile, come plastilina!
Avvolgete l'impasto nella pellicola trasparente e conservatelo in frigorifero per una notte: il giorno dopo sarà bello compatto.

Prendete poco impasto alla volta e stendetelo col matterello sulla spianatoia leggermente infarinata ad uno spessore il più basso possibile (se li volete croccanti, altrimenti teneteli un pochino più alti).
Formate i biscotti con gli stampini e disponeteli sulla placca del forno ricoperta di carta forno.
Fate cuocere a 170°C per circa 10 min, poi sfornate e lasciate raffreddare su una griglia.
Si conservano benissimo in scatole di latta.

martedì 11 dicembre 2012

Insalata di arance, finocchi e noci

L'insalata di finocchi e arance è un contorno fresco, leggero, raffinato e stuzzicante, dal "profumo" tipico di questa stagione. Perfetto da servire durante le feste tra portate decisamente più "impegnative", come contorno (si abbina benissimo al pesce) o anche come antipasto. 
Semplicissimo e veloce da preparare è anche un ottimo toccasana per le notevoli proprietà dei suoi ingredienti. 


Facile
Ingredienti: (per 4 persone circa)

1 finocchio
2 arance
noci (circa 10 o di più secondo il vostro gusto)
olio e.v.o.
sale
pepe


Procedimento:

Pulite il finocchio e affettatelo finemente con una mandolina. Condite con olio, sale e pepe.
Sbucciate "a vivo" le arance in modo da rimuovere anche tutta la membrana bianca. 


Tagliate l'arancia a fette di circa 1 cm e poi a pezzettini. Sgusciate e tagliate grossolanamente le noci.
Unite l'arancia e le noci al finocchio già condito et...voilà!


giovedì 6 dicembre 2012

Cantucci di Prato

Le ricette di Natale

Ormai ci siamo quasi, già si sente l'atmosfera Natalizia... perciò per "Le ricette di Natale" cominciamo con qualche biscottino con cui magari confezionare piccoli cestini o scatole di latta da regalare.


I cantucci (cantuccini o anche biscotti di Prato) sono biscotti della tradizione toscana, che tipicamente vengono inzuppati nel Vin Santo.

La ricetta è di Stefano Spilli da uno dei libri di Paolo Petroni, giornalista e scrittore di libri sulla cucina toscana e fiorentina. Esistono diverse versioni delle ricette dei cantucci, di cui alcune senza burro. Secondo Stefano Spilli però i biscotti risulterebbero più "vetrosi" e duri, invece questa piccola quantità di burro conferisce maggior friabilità.
Ricetta fantastica e di sicura riuscita!! La riproponiamo con piccole personalizzazioni qua e là.






Media

Ingredienti: (per circa 70 biscotti)

450 g di farina
350 g di zucchero
2 uova intere e 3 tuorli + 1 uovo intero per spennellare
1/2 bustina di lievito
50 g di burro fuso tiepido
scorza grattugiata di 1 arancia
250 g di mandorle sgusciate (ma non spellate)


Procedimento:

Tostate leggermente le mandorle in forno (se volete potete saltare questo passaggio).
Montate bene con il frullatore elettrico 2 uova intere e 3 tuorli con lo zucchero finché non diventeranno bianche e spumose. Aromatizzate con la scorza d'arancio grattugiata e unite il burro fuso e tiepido.
Lavorate con un cucchiaio di legno il composto e, una volta incorporato il burro, aggiungete la farina setacciata con il lievito.
Mano a mano che aggiungerete farina l'impasto diventerà più denso e difficile da amalgamare con il cucchiaio; impastate quindi con le mani. Aggiungete le mandorle e impastate uniformemente il tutto.
Formate poi 3/4 filoncini larghi circa tre dita e spessi uno (se il composto dovesse risultare appiccicoso bagnate le mani con acqua fredda oppure infarinatele appena ma non aggiungete troppa farina all'impasto).
Ponete i filoncini sulla placca del forno ricoperta di carta forno (oppure imburrata e infarinata).
I filoncini cuocendo si allargheranno quindi fate attenzione a non disporli troppo vicini l'uno all'altro (oppure potete usare l'accorgimento di fare una piega con la carta forno tra un filoncino e l'altro).
Spennellateli con l'uovo intero sbattuto e cuoceteli in forno preriscaldato a 180° per circa mezz'ora. Saranno cotti quando sono ben dorati e toccandoli si sente che sono sodi all'interno (finché sono caldi saranno comunque morbidi, si induriscono raffreddandosi).
Fateli raffreddare un po' (almeno 10 minuti, altrimenti saranno troppo morbidi e si spaccheranno tagliandoli) e tagliateli leggermente di traverso dello spessore di circa 1cm - 1,5 cm  e disponeteli di nuovo distesi di fianco sulla placca del forno.
Rimetteteli in forno a biscottare sui due lati per una decina di minuti per ciascun lato facendo attenzione però a non farli scurire troppo dalla parte del taglio altrimenti diventano troppo duri, anche se i cantucci devono essere duri perché fatti per essere inzuppati nel Vin Santo.
Tenete presente che finché sono caldi risultano ancora un po' morbidi, ma induriscono rapidamente raffreddandosi.
Una volta freddi possono essere conservati in scatole di latta.


domenica 2 dicembre 2012

Marmellata di mandarini e albicocche secche

By Linda e Dennis

Questa marmellata ha origini inglesi, l'ho imparata da una cara signora inglese in Nuova Zelanda. Lì c'è un mandarineto intero, e di marmellata se ne può fare quanta se ne vuole. In effetti con me lì se ne faceva a ripetizione: ne ero golosa, ci facevo colazione ogni mattina, (sebbene per dovere di ospite e turista non disdegnassi di certo un assaggio delle altre, dai frutti più esotici) ma questa è stata il mio primo amore, e ritornavo sempre a lei. La mandarin's and apricot's jam è parte della notevole eredità che Linda mi ha lasciato.

Il profumo che si diffonde in casa facendo questa marmellata sa proprio di Natale!





Media
Ingredienti:

800 g        di mandarini
250 g        di albicocche secche (tagliate grossolanamente)
1               limone (circa 140 g)
1,25          litri di acqua
1,5 Kg c.a di zucchero


Procedimento:

Sbucciate i mandarini e i limoni facendo attenzione a non rimuovere la parte bianca della scorza (deve rimanere attaccata al frutto) e tagliate la buccia a fettine sottili.
Scartate poi la membrana bianca dai mandarini e tagliatene la polpa grossolanamente scartandone i semi.
Tagliate a pezzetti le albicocche secche.
Ponete la scorza di limone e mandarini, il succo di limone, le albicocche e la polpa dei mandarini precedentemente tagliati in una larga casseruola, aggiungete l'acqua e portate ad ebollizione.
Appena raggiunto il bollore riducete la fiamma, mescolate e coprite per circa 45 minuti, o finché la scorza non diviene trasparente. 

Aggiungete una quantità di zucchero pari alla quantità di frutta complessiva (mandarini + albicocche + limoni). 
Essendo tre frutti, la quantità di frutta complessiva è sempre un po' più di 1 Kg (nel nostro caso 1,2 Kg).
Mescolate senza far bollire, finché lo zucchero non sarà sciolto. Fate poi bollire senza coperchio mescolando ogni tanto per circa 10’ finché non gelatina*.
Quando la marmellata raggiunge la giusta temperatura, levatela dal fuoco e schiumatela. Riempite i barattoli pre-sterilizzati, chiudeteli bene e rovesciateli per c.a 5 minuti (così si formerà il "sottovuoto").


*Test del frigorifero: per giudicare il punto di gelificazione rimuovete la marmellata dal fuoco. Versatene una piccola quantità su un piattino freddo e mettetelo pochi minuti in freezer. Se gelifica è pronto.


Procedimento con la pectina:

Se preferite usare la pectina procedete come sopra fino ad aver completato i 45 minuti di cottura, poi lasciate raffreddare la frutta cotta. Una volta fredda pesate 500 gr di zucchero (per 1 Kg di frutta) e unitevi una bustina di pectina 2:1; (nel nostro caso, essendo la frutta 1Kg e 200 gr, sono 550 gr di zucchero.) Aggiungete lo zucchero mescolato con la pectina a freddo alla frutta. Portate ad ebollizione e fate bollire per almeno 3 minuti a fiamma molto alta, sempre mescolando. Il tempo di bollitura va calcolato da quando la frutta giunge a forte ebollizione.Togliete la pentola dal fuoco e mescolate per un minuto, facendo dissolvere l'eventuale schiuma. Continuate come sopra spiegato per distribuirla nei barattoli sterilizzati.









Può essere un regalino goloso da fare per Natale!

mercoledì 28 novembre 2012

Sformatini di verza e mortadella

Ok, lo ammetto, ultimamente abbiamo sfornato (è proprio il caso di dirlo) diverse ricette dolci (golosa io??? naaaaaaa :)  ) e poi ormai manca meno di un mese a Natale per cui immancabilmente mangeremo (e posteremo) dolcetti Natalizi!
Quindi per rifarci un po', prima della "dolce Natale mania", beccatevi questo post salato!
La ricetta è tratta da Sale&Pepe di Novembre; come prima prova l'ho riprodotta fedelmente (a parte il timo che non avevo). Forse la prossima volta proverò ad aggiungere un po' di noce moscata, ma sono già buonissimi così.



Media
Ingredienti: (per 6 persone)

1 verza piccola (circa 1 kg)
300 g di ricotta
100 g di mortadella
1 uovo
50 g di parmigiano grattugiato
1 scalogno (io non l'avevo e ho utilizzato 1/2 cipolla)
olio evo
20 g di burro
sale
pepe
timo


6 stampini monoporzione


Procedimento:

Staccate le foglie esterne della verza (tante quanti sono gli stampini) e scottatele in acqua bollente salata per qualche istante. Sgocciolatele, e tenetele da parte su un panno da cucina ad asciugare.
Sminuzzate la cipolla e fatela soffriggere in una padella con un poco d'olio finché non imbiondisce.
Triturate la restante verza con il robot da cucina o a mano con la mezzaluna e mettetela nella padella, salate, coperchiate e fate cuocere, poi spegnete e lasciate raffreddare.
Mescolate la ricotta, la mortadella tritata, l'uovo, 30 g di parmigiano (gli altri 20 g serviranno dopo), la verza stufata, regolate di sale e pepate.
Imburrate gli stampini monoporzione e adagiate su ognuno una foglia di verza intera tenuta da parte.
Riempite con il composto di ricotta e ripiegate le foglie sulla superficie. Completate con qualche fiocchetto di burro, spolverizzate con il timo e il parmigiano rimasto.
Infornate nel forno ventilato a 180° per una mezz'oretta, o comunque finché vedrete che il composto sarà rappreso e dorato in superficie.



domenica 25 novembre 2012

La frutta secca


La frutta secca non manca mai sulle tavole Natalizie!
Regina del “fine tavola” e della cucina, si trova in molti piatti salati e in tantissimi dolci.
Sono numerose le leccornie che utilizzano frutta secca di vario tipo: basti pensare a strudel, biscotti e torte o a tutti i dolci di Natale come panettone, torrone, pangiallo, panforte, ricciarelli, cantucci.
E allora vediamo proprietà nutritive, gioie e dolori di questi buonissimi frutti.

La frutta secca può essere di due tipi:

  • quella glucidica, ricca di zuccheri e povera di grassi. (albicocche, datteri, fichi, prugne, uva, etc.)
  • quella lipidica, ricca di grassi e povera di zuccheri (noci, nocciole, mandorle, pinoli, arachidi, pistacchi, castagne, etc.)

Quasi tutta la frutta fresca che mangiamo può essere essiccata ottenendo la frutta secca glucidica.
La disidratazione fa sì che le sostanze nutritive siano più “concentrate” per cui, a parità di peso, avremo frutti maggiormente ricchi di nutrienti e calorie.
Prendiamo in considerazione in particolare la frutta secca lipidica che comprende non solo i frutti (come le castagne) ma anche alcuni semi (come mandorle e arachidi).
La frutta secca lipidica è ricca di fibre, vitamine e minerali ed è un’ottima fonte di “grassi buoni”. Contiene infatti  grassi mono e polinsaturi (tra cui acidi grassi essenziali omega 3 e omega 6) che esercitano un’azione protettiva nei confronti di alcune malattie come il diabete, l’ipercolesterolemia e l’obesità. Sono quindi alimenti utili a tenere sotto controllo il livello di colesterolo e il rischio cardiovascolare, purché inseriti in una dieta equilibrata.
La frutta secca lipidica contiene dal 50% al 70% di grassi, con più di 500 Kcal per 100g.
Dato l’apporto calorico e l’elevato contenuto in grassi deve quindi essere consumata con parsimonia (una porzione non dovrebbe superare i 20 grammi). Meglio se mangiata lontano dai pasti per non introdurre un eccesso di calorie a fine pasto.
La frutta secca lipidica andrebbe acquistata in confezioni sottovuoto o comunque sigillate in modo opportuno, soprattutto se sgusciata. Il guscio, infatti, è la migliore confezione disponibile!



giovedì 22 novembre 2012

Castagnaccio di Nonna Zola e Nonno Giorgio

A casa mia il castagnaccio deriva da una tradizione di famiglia originata da mio nonno Giorgio, e rimasta viva poiché cadenzata dal compleanno di mio papà: non vi è autunno senza castagnaccio!


Io non so se è proprio questa la ricetta di famiglia, a chi chiedi chiedi, si aggiungono o tolgono ingredienti a propria memoria (a mio parere anche a proprio gusto).

Il Castagnaccio è un piatto povero delle zone appenniniche del Piemonte, della Liguria, dell'Emilia Romagna, e della Toscana. Assume forme e nomi diversi a seconda dei casi: in Lunigiana è basso ed è chiamato patona, in Toscana si fa più erto: è il migliaccio di Firenze, la torta di neccio di Lucca, o il toppone di Livorno (torta alta 3 centrimetri e molto densa).

Questo dolce è a base di farina di castagne, ingrediente che si rinnova ogni autunno, di cui troviamo a iosa negli scaffali dei supermercati dopo i gelati e prima dei panettoni.
Nato come dolce povero della popolazione contadina è protagonista di numerose Sagre delle Castagne. Una per tutte? "Il Castratone" a Piancastagnaio (SI).

Facile

Ingredienti:

500 gr di farina di castagne
100 gr di pinoli
100 gr di uva passa (rinvenuta in acqua calda)
100 gr di noci (al netto degli scarti)
500 ml di acqua c.a
2 prese di sale
3 cucchiai di olio
q.b. di rosmarino (sopra)


Procedimento:

Immergete l'uva passa in acqua tiepida per farla rinvenire. Setacciate la farina di castagne e ponetela in una ciotola capiente.  Aggiungete il sale e l'acqua cominciando con 300 ml, poi aggiungete gli altri 200 ml fino ad ottenere un impasto fluido. Aggiungete metà della dose dei pinoli (50 gr), i gherigli di noce, l'uva passa e amalgamate gli ingredienti cautamente per non rompere i gherigli di noce.
Preriscaldate il forno a 180 gradi. Preparate una teglia rotonda da 26 cm ove verserete un goccio d'olio da spargere sulla base e sulle pareti, in modo tale che il composto non si attacchi. Versate il composto nella teglia, appianatelo se necessario con la paletta, e cospargete la superficie con gli altri 50 gr di pinoli, gli aghi di rosmarino e l'olio. Infornate per 40 minuti.

Il castagnaccio è un dolce non lievitato, e perciò naturalmente basso: meglio se non più alto di 2 cm
Servite freddo o tiepido.


Curiosità:

Una romantica leggenda narra che le foglioline di rosmarino utilizzate per profumare il castagnaccio, costituissero un potente elisir d’amore e che il giovane che avesse mangiato il dolce offertogli da una ragazza, si sarebbe subito innamorato di lei e l’avrebbe chiesta in sposa."


Nota storica:

Secondo quanto si legge nel "Commentario delle più notabili et mostruose cose d'Italia e di altri luoghi", di Ortensio Landi (Venetia, 1553), l'inventore del castagnaccio pare sia stato un certo Pilade da Lucca, che fu "il primo che fece castagnazzi e ne riportò loda."  
(Wikipedia)



Con questa ricetta partecipo al contest “La mamma è sempre la mamma” dei blog passione in cucina Cucinare con amore in collaborazione con Green gate

lunedì 19 novembre 2012

Involtini al Mango Pickle

Per gli amanti del piccante

Il Mango Pickle è una salsa o preparato a base di mango (in realtà pickle vuol dire sottaceto) tipico del Sud Asia e della cucina Indiana. Per questa ricetta abbiamo usato l'Hot Mango Pickle, il tipo piccante che unisce al mango anche peperoncino e spezie.


La salsa già pronta si trova in commercio nei negozi che vendono prodotti alimentari da tutto il mondo e nei supermercati più forniti.
A Roma potete trovarla da Castroni.


Facile



Ingredienti: (per circa 12 involtini - per 4/5 persone)
500 g di fettine di manzo sottili (tipo carpaccio)
80 - 100 g di mortadella
2 coste di sedano
3 carote medie
1 cipolla
olio evo
sale
1 cucchiaino di mango pickle


Procedimento:
Mettete in un tegame olio, sedano, carote e cipolla tagliati a fettine sottili, salate e fate cuocere a fuoco medio/basso mescolando ogni tanto.
Quando le verdurine saranno cotte aggiungete un cucchiaino di mango pickle e mescolate bene.
Importante! - L'Hot Mango Pickle è molto piccante, specie se appena aperto, perciò fate attenzione a non eccedere altrimenti vi fumeranno le orecchie! :)

Preparate ogni fettina di carne salandola un pochino e mettendo sopra circa 1/3 di fetta di mortadella (regolate in base alla grandezza della fettina di carne), poi arrotolate e chiudete con uno stuzzicadenti.
Adagiate gli involtini così formati nel tegame tra le verdurine e cuocete a fuoco basso per circa 20 minuti rigirandoli di tanto in tanto.